Per molto tempo sono rimasta nella mia zona di comfort, che in realtà cominciava a soffocarmi. Continuavo a rimandare i miei sogni, convinta che ci fosse sempre tempo.

Ma la vita ha deciso diversamente. Un evento che ha segnato la mia esistenza mi ha brutalmente ricordato la fragilità della vita stessa.

È stato nel dolore della perdita che ho capito il valore inestimabile di ogni singolo momento.

E proprio in quel periodo, mentre cercavo disperatamente una via di salvezza, ho scoperto il coaching. È stato intraprendendo questo cammino che sono riuscita a superare il dolore e ad avviare una profonda introspezione, che mi ha permesso di identificare i miei valori guida, chiarire i miei obiettivi, comprendere i miei blocchi e ritrovare la fiducia in me stessa.

Ma soprattutto, è stato in quel momento che ho capito che non avrei più voluto perdere nemmeno un secondo.

Ho capito che il tempo è il mio bene più prezioso e che dovevo investirlo in ciò che veramente mi ispirava: il mio benessere e il raggiungimento dei miei obiettivi.

Quella prova è stata come una tempesta che ha scosso il mio albero interiore. Ma, lungi dall'abbattermi, ha rafforzato le mie radici ed eliminato i rami inutili. Ne sono uscita più forte, più saggia e pronta a affrontare nuove sfide. È grazie a quella prova che ho scoperto la forza della resilienza e la bellezza della trasformazione.

Ho fatto questo cammino da sola, ma non sono stata mai sola. Il coaching è stato la mia luce nella notte.

E da quel momento, ho una missione: trasmettere anche ad altri le conoscenze e gli strumenti che mi hanno permesso di trasformarmi.

Diventare coach è stata quindi una scelta naturale.